lunedì 24 giugno 2013

Premio Marietta 2013: la mia ricetta tra le 5 finaliste!

 
“La cucina è una bricconcella; spesso e volentieri fa disperare, ma dà anche piacere, perché quelle volte che riuscite o che avete superata una difficoltà, provate compiacimento e cantate vittoria”. È una delle celebri frasi di Pellegrino Artusi, scrittore, critico e gastronomo racchiusa nella sua celebre opera "La Scienza in cucina e l'arte di mangiar bene". Con mia grande sorpresa e felicità la mia ricetta è stata selezionata ed è arrivata tra le 5 finaliste al Premio Marietta, dedicato cuochi dilettanti con la passione per la cucina che realizzano una ricetta ispirata al celebre manuale artusiano.

Domenica mattina ho avuto l’onore di cucinare a Casa Artusi per la gara finale e l’assaggio della giuria che ha decretato vincitore Rolando Repossi, con i suoi ravioli di nonna Costantina. Insieme a lui e agli tre finalisti, Ada Parisi, Pasquale Tanda e Maria Cristina Daraio ho vissuto una straordinaria esperienza! Vi lascio la ricetta con la quale ho partecipato: Farfalle colorate su prato di crema di fave di Leonforte e fiori di piacentinu ennese dop, un omaggio alla mia città ed ai suoi straordinari prodotti!
La mia intervista pubblicata su "Il Giornale di Sicilia"
 


 

Ingredienti per 5 persone
 

Per la pasta fresca senza uova:
 
Farina di semola di grano duro 240 gr.
Zafferano in polvere 3 gr.
Finocchietto selvatico 30 gr.
Passata di pomodoro 3 cucchiai
Acqua q.b.

Per il ripieno ed il condimento:

Fave di Leonforte sgusciate 100 gr.
Cipollotto 1
Ricotta di pecora 200 gr.
Pecorino siciliano dop 50 gr.
Basilico fresco 1 mazzetto
Piacentinu ennese dop 150 gr.
Olio extra vergine di oliva 4 cucchiai
Noce moscata q.b.
Sale q.b.
Pepe nero in grani interi q.b.


 
Dividete la farina in tre parti uguali e distribuitela in tre ciotole. Aggiungete ad una parte lo zafferano, ad un’altra il finocchietto selvatico mondato, sbollentato per 10 minuti in poca acqua bollente leggermente salata e tritato finemente con un coltello, e all’ultima la passata di pomodoro. Distribuite un pizzico di sale in ciascuna e lavorate separatamente ogni impasto aggiungendo tanta acqua necessaria ad ottenere un composto ben amalgamato. Trasferite l’impasto su un piano di lavoro e lavorate a lungo a mano fino a quando risulterà morbido ed elastico. Coprite con un canovaccio pulito e lasciate risposare in luogo fresco e asciutto. Nel frattempo preparate la crema di fave di Leonforte. Mondate il cipollotto e tritatelo finemente. Trasferitelo in una casseruola, aggiungete un cucchiaio di olio extra vergine di oliva e soffriggetelo appena. Aggiungete le fave di Leonforte, fatele insaporire mescolando con un cucchiaio di legno. Aggiungete un pizzico di sale e mezzo bicchiere di acqua calda. Lasciate cuocere a fuoco medio, spegnete, aggiungete un altro cucchiaio di olio extra vergine di oliva a crudo e schiacciate in modo da ottenere una crema morbida. Scolate la ricotta dal siero in eccesso, mettetela in una ciotola, aggiungete un pizzico di sale e di noce moscata grattugiata, qualche foglia di basilico lavata e finemente tritata e lavorate con un cucchiaio di legno fino a raggiungere una consistenza cremosa ed omogenea. 

Riprendete uno dei tre impasti e stendetelo sottilmente con un mattarello di legno. Tagliate due fogli di pasta della larghezza di 20 cm ciascuno. Disponete su un foglio, a distanza regolare tra di loro di circa 3 cm, la farcia di ricotta. Inumidite i bordi passando un pennello con qualche goccia d’acqua e ricoprite con l’altra pasta, facendo attenzione a sigillare bene il ripieno evitando che rimanga dell’aria all’interno. Con due stampi di misura diversa a forma di farfalla ritagliate i ravioli, disponeteli man mano che sono pronti su un vassoio infarinato e lasciate riposare in luogo fresco e asciutto fino al momento di cuocerli. Ripetete le stesse operazioni anche con gli altri due impasti. Una volta terminata la preparazione dei ravioli, mettete sul fuoco una capiente pentola piena d’acqua leggermente salata. Nel frattempo che l’acqua raggiunge l’ebollizione, tagliate il piacentinu ennese dop a fette e ricavate con uno stampino tanti piccoli fiori di formaggio. 

Cuocete i ravioli nell’acqua bollente per 3 minuti. Scolateli delicatamente con una schiumarola e conditeli con un filo di olio extra vergine di oliva. Disponete sul fondo del piatto la crema di fave di Leonforte calda, i ravioli a forma di farfalla alternando i colori e le dimensioni, i fiori di piacentinu ennese dop con al centro un granello di pepe nero, terminate con un filo di olio extra vergine di oliva a crudo e servite. 


 


2 commenti:

Andrea ha detto...

Complimenti per l'ottimo piazzamento in gara! Hai fatto un piatto delizioso: bello da vedere e buono da mangiare. Bravissima!

sississima ha detto...

complimenti, ma non potevi non vincere con questa appetitosa ricetta, un abbraccio SILVIA