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mercoledì 26 ottobre 2011

Zuppa di lenticchie di Ustica


Le lenticchie sono tra i legumi più conosciuti e diffusi, insieme a fagioli, piselli, fave e ceci. Oltre ad essere molto gustosi ed invitanti soprattutto in questi mesi autunnali, le zuppe a base di questi semi condividono caratteristiche molto importanti per la nostra salute: ricchezza di proteine e fibre, buon tenore di sali minerali e vitamine del gruppo B e ottima fonte di carboidrati complessi i cui aminoacidi si integrano con quelli dei cereali con cui in genere si abbinano nel consumo, per un piatto unico davvero gustoso e completo!  
A differenza degli altri tipi di legumi, che hanno necessità di essere reidratati prima di essere consumati e prevedono cotture piuttosto lunghe, le lenticchie non hanno bisogno di ammollo e cuociono in tempi abbastanza brevi. Nessuna scusa quindi per chi dice di non avere il  tempo per la loro preparazione.. ;)
Tra le varietà più pregiate ci sono le lenticchie di Ustica, Presìdio Slow Food. In questa piccola isola siciliana a largo di Palermo le lenticchie vengono coltivate su fertili terreni lavici e raccolte manualmente. La loro particolarità è la dimensione molto piccola e il sapore intenso. Il modo migliore per gustarle è accompagnarle ai profumi e agli aromi delle verdure locali, come zucchine, pomodori, basilico e finocchietto selvatico.

lunedì 18 luglio 2011

Acciughe a linguata

 
Eccomi di nuovo qui. Dopo una lunga pausa, dovuta a (meritate e più che necessarie..!) ferie, golose trasferte e rientro in ufficio con overdose di arretrato… Per fortuna ho fatto il pieno di sapori della mia Sicilia e ho in serbo una sfilza di stuzzicanti ricette! Come quella che vi presento oggi con le acciughe:  pesce azzurro per eccellenza dalle importanti proprietà nutritive e dallo straordinario rapporto qualità- prezzo  a favore della prima. Infinite le ricette siciliane  che hanno come protagonista l’acciuga, per la sua versatilità e il sapore, più delicato rispetto a quelle della sardina. Particolarmente pregiata ed apprezzata per il sapore delle sue carni la Masculina da magghia, Presìdio Slow Food, la cui tecnica di cattura prevede l’utilizzo di reti con maglie molto fitte dove restano imprigionate le teste delle piccoli alici, (da cui il nome da magghia) provocandone un dissanguamento naturale che conferisce un gusto particolare al pesce.
Quella che vi propongo è forse la ricetta più semplice e veloce (adatta quindi ai mesi estivi) che può realizzarsi con questo straordinario pesce che tra l’altro si presta benissimo alla frittura. Io non utilizzo l’uovo, previsto nella versione tradizionale, e sostituisco la farina di grano tenero con quella di ceci, per un fritto ancora più croccante e dal sapore unico!